Italien, 15. Juni 1997 : Aufhebung des staatlichen Journalistenverbandes
Gebiet | Italien | |
┗━ Stellung | unabhängiger Staat | |
Datum | ||
Vorlage | Aufhebung des staatlichen Journalistenverbandes | |
┗━ Fragemuster | Entscheidungsfrage | |
┗━ Gesetzliche Grundlage | Fakultatives Referendum → durch Volk → bindend → Stufe: Gesetz → vollständige Aufhebung | |
Ergebnis | verworfen | |
┗━ Mehrheiten | gültige Stimmen, 50% + 1 Stimme Mindestbeteiligung | |
Stimmberechtigte | 49'054'410 | |
Stimmbeteiligung | 14'735'975 | 30,04% |
Stimmen ausser Betracht | 2'033'525 | |
┗━ Leere Stimmen | 1'454'225 | |
┗━ Ungültige Stimmen | 579'300 | |
Gültige (= massgebende) Stimmen | 12'702'450 | auf die gültigen Stimmen bezogen |
┗━ Ja-Stimmen | 8'322'166 | 65,51% |
┗━ Nein-Stimmen | 4'380'284 | 34,49% |
Bemerkungen |
Zulässig gemäss Urteil 38/1997 vom des Verfassungsgerichts.
Verworfen, weil die Mindestbeteiligung von 50% nicht erreicht wurde.
Durch Riformatori / Club Pannella
Scheda rossa: ordine dei giornalisti. Il referendum chiede
l'abrogazione della legge istitutiva dell'Ordine per consentire
a tutti i cittadini di esercitare il diritto alla libertà di stampa.
Il testo del quesito: "Volete voi che sia abrogata la legge 3 febbraio 1963, n. 69, nel testo risultante dalle modificazioni apportate dalle leggi 20 ottobre 1964 n. 1039 e 10 giugno 1969 n. 308 e dalle sentenze della Corte costituzionale n. 11 e n. 98 del 1968, recante "Ordinamento della professione di giornalista"?"
La professione giornalistica in Italia è regolata dalla legge
numero 69 del 1963. La legge, all'articolo 1, istituisce
l'Ordine dei giornalisti, al quale "appartengono i giornalisti
professionisti e i pubblicisti, iscritti nei rispettivi elenchi
dell'albo". Sono professionisti, stabilisce la legge, coloro che
esercitano in modo esclusivo o continuativo la professione
giornalistica. Sono pubblicisti coloro che svolgono attività
giornalistica non occasionale e retribuita anche se esercitano
altre professioni o impieghi. I promotori del referendum mirano
a consentire a tutti i cittadini l'esercizio della libertà di
stampa, in particolare con l'eliminazione della norma che
consente soltanto ai professionisti e ai pubblicisti di diventare
direttore di una pubblicazione. Nel mirino sono quindi
soprattutto gli articoli 45 e 46: il primo stabilisce che
nessuno può assumere il titolo né esercitare la professione di
giornalista, se non è iscritto all'albo professionale"; il secondo
che il direttore ed il vicedirettore responsabile di un giornale
devono essere giornalisti professionisti (una sentenza della
Corte Costituzionale del luglio 1968 ha esteso ai pubblicisti la
possibilità di dirigere un giornale).
Sono per il "sì": Rifondazione comunista, Pds, Verdi. Sono per il "no": Ppi, Ccd, Ms-Fiamma. Libertà di voto: Forza Italia, Alleanza nazionale, Cdu. | |
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